Novità per le 2 ruote
Ci siamo. A partire dal prossimo 19 gennaio, chi vorrà prendere la patente per la moto dovrà confrontarsi con un nuovo ordinamento. Entrerà infatti in vigore la Terza Direttiva Patenti dell’Unione Europea.
Cambieranno i mezzi per sostenere l’esame, la patente A senza limiti potrà essere presa direttamente solo al compimento del 24° anno d’età, ci saranno più esami e nuovi limiti per i neopatentati. E per chi va sul ciclomotore debutterà la patente AM, che sostituisce l’attestato di idoneità alla guida.
Età e moto per l’esame
L’intento del legislatore era di disincentivare al massimo l’accesso diretto alla patente A senza limiti. Per questo è stata innalzata a 24 anni l’età minima per sostenere tale esame, per il quale dovrà essere utilizzata una moto da almeno 600 cc e 40 kW di potenza.
Diversamente, si potranno prendere prima la A1 (a 16 anni) o la A2 (a 18). Ma il passaggio dall’una all’altra, compreso quello dalla A2 alla A, non sarà più automatico. Bisognerà rifare ogni volta l’esame pratico, con una moto che rientri nelle caratteristiche della patente che si vuole prendere.
Per la A1 dunque bisognerà utilizzare un motociclo senza sidecar da almeno 120 cc e con una velocità massima riportata sulla carta di circolazione non inferiore ai 90 Km/h.
Per la A2 (i cui limiti massimi sono stati aumentati), la prescrizione è di usare una moto da almeno 400 cc e 25 kW.
Ogni sessione d’esame dovrebbe costare circa 70 euro, certificato medico compreso.
Per il futuro, sembra a partire dal 31 dicembre prossimo, interverranno nuove specifiche per le moto utilizzabili in sede d’esame. In particolare per la A senza limiti si vuole innalzare la potenza minima a 50 kW, inserendo anche limiti per il rapporto potenza/massa o per la massa a vuoto. E sono pronte specifiche anche per fare l’esame con moto elettriche. Ma al momento la direttiva con tali nuove limitazioni (la 2012/36/CE) non è ancora stata recepita, e voci di corridoio dicono che ci potrebbe essere un posticipo al 2018.
Una proroga è stata invece concessa alle autoscuole, che per ora possono continuare a fare esercitazioni (non esami) con i veicoli delle precedenti categorie e limitazioni. Fino al 30 giugno 2013, poi dovranno adeguarsi.
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